Quando e come andare correttamente in pensione
Anche se manca ancora molto al vostro pensionamento, pianificarlo per tempo conviene. Prima preparate il terreno, più flessibilità avrete nella vecchiaia. Vi consigliamo di cominciare con la pianificazione al più tardi cinque anni prima del pensionamento.
- Un prepensionamento a 63 anni d’età riduce la rendita a vita del 14 % circa.
- Nel 2019 l’età media per il ritiro dal mercato del lavoro era di 63,6 anni.
- Potenziale inutilizzato: solo il 48 % della popolazione svizzera effettua versamenti nel pilastro 3a.
(Fonti: Ufficio federale di statistica, Banca CIC)
Varianti a disposizione:
- Prepensionamento
- Pensionamento parziale
- Pensionamento ordinario
- Pensionamento posticipato
L’essenziale in breve:
- Da quando è possibile un prepensionamento?
- Il prezzo del prepensionamento
- Ecco come colmare eventuali lacune di reddito
L’essenziale in breve:
- Ecco la composizione del vostro reddito dal 1° e dal 2° pilastro.
- Questo è il contributo che fornisce la previdenza privata dal 3° pilastro.
- Ecco come individuare ed evitare lacune previdenziali.
A voi la scelta:
- Rendita o riscossione di capitale? Questi sono i pro e i contro.
- Percepire un reddito a cadenza regolare o gestire autonomamente il capitale?
- Per quanto tempo, nella vecchiaia, voglio occuparmi personalmente dei miei investimenti?
«Da quando ho definito un chiaro budget per la mia pensione, sono molto più tranquillo e ho più tempo da dedicare al ruolo di allenatore Juniores.»
Con un pensionamento parziale le persone con attività lucrativa si ritirano “delicatamente” dalla vita professionale, non terminando bruscamente il grado occupazionale, ma riducendolo in modo graduale e continuo. Nella previdenza professionale un pensionamento parziale non è possibile prima di aver raggiunto i 58 anni d’età, ma al più tardi a 70 anni. La riduzione del grado occupazionale può avvenire in più fasi, ma di solito viene richiesto almeno il 20 % per fase. Molte casse pensioni consentono di riscuotere una parte dell’avere di vecchiaia a ogni fase, come prestazione in capitale o rendita. Invece l’AVS non prevede prelievi parziali.
L’ideale sono gli averi dalle assicurazioni miste o i risparmi privati, ad esempio dal pilastro 3a. Infatti potete prelevare questi averi fino a cinque anni prima del pensionamento ordinario. Anche la rendita AVS può essere richiesta uno, due anni prima e la maggior parte delle casse pensioni consente di riscuotere le prestazioni di vecchiaia dai 58 o 60 anni d’età. Anche ulteriori versamenti nel 2° pilastro prima del pensionamento colmano eventuali lacune previdenziali. Un’ulteriore fonte di finanziamento può essere una rendita ponte che viene pagata fino all’età ordinaria di pensionamento, impedendo quindi un prelievo anticipato AVS.
Certamente può convenire aprire più conti del pilastro 3a. E se riscuoterete gli importi a scaglioni, nella maggior parte dei cantoni beneficerete di un risparmio fiscale.
Potete riscuotere il capitale del pilastro 3a al più presto cinque anni prima dell’età di pensionamento ordinaria: le donne a 59 anni, gli uomini a 60. Se continuate a lavorare anche dopo il pensionamento ordinario, potete rinviare la riscossione del pilastro 3a fino alla cessazione dell’attività lucrativa di massimo cinque anni. Le donne ricevono quindi i fondi al più tardi a 69 anni d’età, mentre gli uomini a 70 anni. Poi vi sono anche dei casi speciali: un prelievo anticipato è possibile se si passa al lavoro autonomo, per finanziare e ristrutturare l’abitazione di proprietà a uso proprio, rimborsare un’ipoteca, trasferirsi all’estero e in caso d’invalidità (da un grado d’invalidità del 70 %) o decesso.
Un conto del pilastro 3a è personale e a nome di un solo intestatario della previdenza. I versamenti possono però avvenire in modo individuale, purché la somma non superi l’importo massimo.