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Finance4Women Una buona cassa pensioni: come valutarla?

Sai riconoscere una buona cassa pensioni? Qui ti spieghiamo in modo chiaro e semplice a cosa devi fare attenzione.

  • Deduzione di coordinamento (in particolare per il lavoro part-time)
  • Grado di copertura e aliquota di conversione
  • Contributo del datore di lavoro e prestazioni di rischio
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22 febbraio 2023 Lavoro, Primo Impiego
Nel negoziare una retribuzione, molte persone considerano solo lo stipendio fisso e le componenti salariali variabili, dimenticando che la cassa pensioni è il loro patrimonio più importante. Ecco come valutare se hai una previdenza professionale interessante e quindi una buona cassa pensioni.
Buona previdenza professionale

Chiariamo subito una cosa: non puoi scegliere tu la tua cassa pensioni. È il tuo datore di lavoro che la sceglie e ti assicura per la tua previdenza professionale. Puoi però informarti per sapere quale piano di previdenza è offerto dal datore di lavoro, perché questo può influire notevolmente sull’ammontare della rendita che percepirai dalla previdenza professionale (2o pilastro) dopo il pensionamento e sul livello di assicurazione contro i rischi di decesso e invalidità. Sono fattori importanti:

  • il piano di previdenza
  • l’ammontare del contributo del datore di lavoro
  • la deduzione di coordinamento per lavoro a tempo parziale
  • le prestazioni in caso di invalidità e decesso

Piano di previdenza

I piani di previdenza non sono tutti uguali. Conviene quindi fare un confronto. Se sei in cerca di un impiego, puoi confrontare i piani di previdenza di diversi datori di lavoro. Ce ne sono anche alcuni che offrono la possibilità di scegliere fra più piani. In quest’ultimo caso puoi decidere tu se avere una quota di risparmio più elevata nella previdenza professionale. Per tutti i piani di previdenza vale questo: più la quota di risparmio è alta, più il salario netto è basso. In cambio, oggi metti da parte più soldi per quello che sarà il periodo successivo alla tua vita professionale. Grazie all’interesse composto, puoi arrivare ad accumulare un importo considerevole. Questi piani di previdenza vengono di norma integrati da prestazioni di rischio piuttosto generose. Maggior informazioni nel capitolo Prestazioni in caso di invalidità o decesso.

Ammontare del contributo del datore di lavoro

Ogni mese una parte del salario ti viene detratta per la previdenza e viene accreditata nel tuo avere di vecchiaia nel secondo pilastro. La legge stabilisce che il datore di lavoro debba effettuare almeno i tuoi stessi versamenti nel secondo pilastro. Esistono comunque datori di lavoro generosi che superano tale importo minimo. Quando arrivano a versare più della metà dei tuoi importi, per te diventa interessante, perché così hai meno detrazioni sul salario.

💡 Suggerimento: nel negoziare la tua retribuzione non considerare solo il salario, gli eventuali bonus e altri vantaggi monetari, ma anche l’ammontare del contributo del datore di lavoro alla tua previdenza. Per sapere quali altri aspetti tenere in considerazione al momento di negoziare il salario, leggi l’articolo del blog «Negoziati salariali: ecco come avvicinarti al salario che desideri».

Deduzione di coordinamento per lavoro a tempo parziale

In Svizzera il lavoro a tempo parziale continua a prendere piede, ma ancora oggi sono molte di più le donne degli uomini a lavorare in questa modalità. Lo dimostra da anni il grafico dell’Ufficio federale di statistica. Fra le donne si arriva a un 60 %, fra gli uomini solo a un 20 % scarso. Si tratta quindi di un aspetto che ha un’importanza particolare per l’universo femminile, perché un grado di occupazione a tempo parziale si ripercuote direttamente sull’avere di vecchiaia del 2o pilastro. Una delle cause è la deduzione di coordinamento.

Chiariamo innanzitutto che cos’è la deduzione di coordinamento. La cassa pensioni riscuote i contributi solo sulla parte del tuo salario per la quale l’AVS (1o pilastro) non eroga già delle prestazioni. In questo modo si evita di assicurare due volte le stesse componenti salariali. Al tuo salario viene perciò applicata una deduzione di coordinamento in modo da determinare la quota di salario assicurata nella cassa pensioni. Nel 2023 la deduzione di coordinamento è fissata a CHF 25’725. Ad esempio, se una persona guadagna CHF 50’000 all’anno, il salario assicurato nella sua cassa pensioni è di CHF 24’275.

Oggi le aziende generose fanno sì che anche i lavoratori a tempo parziale possano versare di più nel loro 2o pilastro (cassa pensioni) adeguando la deduzione di coordinamento al grado di occupazione in modo proporzionale. In questo modo aumenta la quota di salario e quindi gli accrediti di risparmio nel secondo pilastro dei lavoratori a tempo parziale.

💡 Suggerimento:nel caso lavori a tempo parziale, verifica se l’istituto di previdenza riscuote la deduzione di coordinamento completa o in percentuale.

Prestazioni in caso di invalidità o decesso

Non dimenticare le prestazioni per l’invalidità. E se sei sposata o vivi in concubinato dovresti pensare anche alle prestazioni in caso di decesso, perché la previdenza professionale include le cosiddette prestazioni di rischio. Anche in tale ambito vi sono differenze notevoli. Le relative cifre sono disponibili nel certificato della cassa pensioni.Se sei sposata, l’importante è soprattutto che la rendita sia sufficiente per il tuo partner ed eventuali figli. Se vivi in concubinato dovresti verificare se e a quali condizioni il tuo partner può essere assicurato.

Acquisto facoltativo nella cassa pensioni

Se hai risparmiato dei soldi e vuoi conservarli per il futuro hai diverse possibilità. Puoi risparmiarli o investirli autonomamente in una previdenza privata (ad es. in un pilastro 3a) ammortizzare un’ipoteca oppure fare un acquisto facoltativo nella tua cassa pensioni. Prima di procedere con l’ultima opzione, ci sono due cose che devi sapere. Primo: il denaro versato è vincolato fino a quando andrai in pensione. Sono pochi i motivi che ti consentono di prelevare i soldi prima del pensionamento: l’acquisto di un’abitazione per tuo uso personale, l’emigrazione, il prepensionamento e l’avvio di un’attività autonoma. In cambio, puoi detrarre dal tuo reddito l’importo versato, in modo da risparmiare sulle imposte. Secondo: devi sapere qual è la qualità – ossia il livello di salute – del tuo istituto di previdenza.

Cosa contraddistingue una buona cassa pensioni?

Esistono diversi indicatori che possono fornire informazioni sulla qualità della tua cassa pensioni:

  • il grado di copertura e il tasso di interesse tecnico
  • la remunerazione degli interessi
  • l’aliquota di conversione
  • il rapporto fra attivi e pensionati
  • le spese amministrative
     

Grado di copertura: la salute finanziaria della tua cassa pensioni

Il grado di copertura indica il livello di finanziamento di una cassa pensioni: mette in relazione il capitale con gli obblighi – vale a dire le rendite – e con i pagamenti in capitale che deve effettuare. Se i suoi obblighi sono coperti per meno del 100 %, la cassa pensioni è considerata sottofinanziata e si parla di copertura insufficiente. Se vi è una sovracopertura, il grado di copertura è superiore al 100%. A prima vista un grado di copertura di più del 100 % può sembrare buono. Attenzione però! Non tutti i gradi di copertura sono uguali: ne esistono di diversi tipi. In parole semplici, il grado di copertura tecnico descrive l’aspettativa di rendita futura che la cassa pensioni otterrà con il capitale che ha investito. Se la cassa pensioni ha un tasso di interesse tecnico elevato devi fare attenzione perché è possibile che si assuma un rischio d’investimento maggiore. Controlla quindi sempre il grado di copertura e il tasso di interesse tecnico per capire quanto è finanziariamente sana la tua cassa. Se tutto questo ti risulta troppo complicato, contatta i nostri consulenti – sapranno aiutarti.
 

Remunerazione dell’avere di vecchiaia

La remunerazione dell’avere di vecchiaia influisce notevolmente sulle prestazioni attese dalla cassa pensioni. Il tasso d’interesse minimo stabilito dalla legge per il denaro della previdenza professionale obbligatoria è dell’ 1 % nel 2023. Le differenze sono comunque notevoli a seconda della cassa pensioni.

💡 Suggerimento: controlla qual è stata la remunerazione della tua cassa pensioni rispetto ad altre casse negli ultimi cinque anni.

L’aliquota di conversione determina l’ammontare della tua rendita

Quando raggiungi l’età di pensionamento, il tuo avere di vecchiaia viene moltiplicato per l’aliquota di conversione. Il risultato è la tua rendita annuale. Un semplice esempio te lo dimostra concretamente. Supponiamo che tu abbia risparmiato un patrimonio di CHF 200’000 e che l’aliquota di conversione sia del 6,8 %. In questo caso riceverai una rendita di CHF 13’600 all’anno.

Calcolare la rendita annua con l’aliquota di conversione

L’aliquota di conversione è fissata dalla legge. Oggi è del 6,8 % per le donne di 64 anni e per gli uomini di 65 anni (dati aggiornati a febbraio 2023). Questa aliquota di conversione minima prevista per legge vale solo per la parte obbligatoria del tuo avere di vecchiaia. Nel 2023 il limite superiore del salario annuo nella previdenza professionale obbligatoria è di CHF 88’200. Nel tuo certificato della cassa pensioni è spesso indicato come «avere di vecchiaia conforme alla LPP». Nel seguente articolo del nostro blog spieghiamo in dettaglio dove puoi trovare questo importo nel tuo certificato della cassa pensioni: «Leggere e capire il certificato della cassa pensioni».

La maggior parte degli assicurati dispone anche di un avere di vecchiaia sovraobbligatorio. Ad esempio, se in un anno guadagnano di più rispetto al limite superiore di CHF 88’200 sopra indicato oppure se risparmiano di più di quanto è richiesto dalla legge. Le casse pensioni non possono tuttavia determinare autonomamente l’aliquota di conversione per l’avere sovraobbligatorio. Spesso questo tasso di interesse è molto più basso di quello obbligatorio.
Inoltre, esistono anche casse pensioni che conoscono una sola aliquota di conversione: è la cosiddetta aliquota di conversione «completa» che viene applicata sull’intero avere di previdenza (obbligatorio e sovraobbligatorio).

💡 Suggerimento:controlla se la tua cassa pensioni eroga prestazioni sovraobbligatorie e a quanto ammonta l’aliquota di conversione per le prestazioni sovraobbligatorie. Inoltre devi verificare a quale parte viene accreditato un eventuale acquisto facoltativo nella cassa pensioni: se a quella obbligatoria o a quella sovraobbligatoria. Questo può variare a seconda della cassa pensioni.

💥Considerando che la popolazione sta invecchiando e che i tassi sono ancora molto bassi, una riduzione dell’aliquota di conversione prevista dalla legge appare inevitabile. Questo è uno dei punti cruciali nell’attuale dibattito sulla riforma del secondo pilastro.
 

Rapporto fra attivi e pensionati

Le persone assicurate con attività lavorativa fanno versamenti alla cassa pensioni, mentre i pensionati percepiscono denaro dalla stessa cassa. Il rapporto fra attivi e pensionati è quindi un indicatore importante, che va valutato diversamente in base al contesto dei tassi di interesse. Sostanzialmente però, più è alta la quota delle persone assicurate con attività lavorativa nella cassa pensioni, meglio è.
 

Spese amministrative

Le spese per persona assicurata indicano quanto è efficiente una cassa pensioni. Per calcolarle, devi dividere la somma delle spese amministrative per il numero di assicurati. In Svizzera la media è di oltre CHF 1’500 a persona. È la conclusione a cui arriva una relazione del Controllo federale delle finanze.

Valutare correttamente la previdenza professionale

Nel valutare la tua previdenza professionale dovresti considerare diversi fattori. Anche se non puoi scegliere tu la tua cassa pensioni, informati se il tuo datore di lavoro offre diversi piani di previdenza. Sono importanti anche l’ammontare del contributo del datore di lavoro al tuo avere di previdenza, la deduzione di coordinamento per il lavoro a tempo parziale e le prestazioni in caso di invalidità o decesso.

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