Un congedo non pagato o anno sabbatico ha ripercussioni su previdenza e assicurazione.
«Affinché i vostri tre pilastri rimangano stabili, si consiglia di iniziare a occuparsi della questione già un anno prima.»
Alcuni programmano un viaggio intorno al mondo, altri un corso di perfezionamento. Alcuni cercano tranquillità, altri più tempo con i figli. Altri ancora costruiscono una casa o si prendono cura di un familiare ammalato. Dietro alla scelta di una pausa dal lavoro si nascondono molti sogni e desideri. Alcune persone ottengono un congedo non pagato, altre disdicono il proprio impiego per un anno sabbatico. In ogni caso, una pianificazione corretta e tempestiva è imprescindibile, perché la pausa dal lavoro ha ripercussioni sulla previdenza professionale e sull’assicurazione.
Anno sabbatico versus congedo non pagato
La pausa dal lavoro non è più una rarità. Mentre alcuni si godono un congedo non pagato di due o tre mesi, altri scelgono un cosiddetto anno sabbatico che, come lascia intuire il nome, di norma dura un anno o più. Durante il congedo non pagato il salario viene meno, ma il rapporto d’impiego rimane in essere. Se invece la pausa dal lavoro si svolge durante un cambio di lavoro, non si parla di congedo non pagato in quanto manca il rapporto d’impiego.
Regolare per tempo assicurazione e previdenza
Indipendentemente da quale sia la forma di pausa dal lavoro, pensate a pianificare e assicurare per tempo la vostra previdenza. Affinché i vostri tre pilastri rimangano stabili, si consiglia di iniziare a occuparsi della questione già un anno prima. Questo però è necessario solo se la vostra pausa dal lavoro dura più di un mese. Se prendete meno di 30 giorni di congedo non pagato, non cambia nulla nella vostra assicurazione e previdenza. Altrimenti, dovete regolare assicurazione contro gli infortuni, AVS e cassa pensioni.
«In caso di una pausa più lunga all’estero vale la pena verificare se la vostra assicurazione malattie offre una protezione sufficiente.»
Assicurazione contro gli infortuni
Un mese dopo l’ultimo pagamento del salario, decade la protezione della vostra assicurazione contro gli infortuni non professionali. Per continuare a essere assicurati contro gli infortuni, potete stipulare presso l’assicuratore infortuni del vostro datore di lavoro un’assicurazione mediante convenzione per un massimo di sei mesi. Questo vale anche se avete dato disdetta. In alternativa, potete attivare la copertura di infortuni presso la vostra assicurazione malattie privata.
Assicurazione malattie
L’assicurazione malattie obbligatoria in Svizzera copre il rischio di malattia. In caso di una pausa più lunga all’estero vale la pena verificare se la vostra assicurazione malattie offre una protezione sufficiente. In tal senso, si può offrire la stipula di un’assicurazione malattie per l’estero, possibile tramite la vostra cassa malati o un assicuratore viaggi. In questo modo godete anche all’estero della stessa protezione dell’assicurazione malattie obbligatoria in Svizzera. Proprio per paesi con un sistema sanitario costoso, spesso i pagamenti dell’assicurazione malattie obbligatoria non sono sufficienti. Tra questi ad esempio Stati Uniti, Canada, Australia, Nuova Zelanda o Giappone.
Indennità giornaliera in caso di malattia
In caso di pausa non pagata non decade solo il diritto al pagamento continuato del salario, ma anche quello all’indennità giornaliera in caso di malattia dopo un mese senza salario. A seconda del fornitore è però possibile mantenere la copertura assicurativa per l’indennità giornaliera in caso di malattia anche durante il congedo non pagato. Il vostro datore di lavoro può fornirvi informazioni dettagliate in merito. Per ottenerle cercate un colloquio per tempo.
«Potete saltare i pagamenti sul vostro conto del pilastro 3a in caso di pausa dal lavoro o riprenderli dopo il vostro ritorno. Se avete stipulato una polizza assicurativa 3a, siete tenuti a versare il premio annuo concordato.»
AVS, AI e IPG
Senza pagamento del salario non vengono versati i contributi alle assicurazioni sociali. Vale quindi la pena evitare lacune contributive in seguito al vostro congedo non pagato. Contattate la vostra cassa di compensazione AVS, che può dirvi esattamente quanto dovreste versare. Buono a sapersi: potete compensare eventuali lacune contributive fino a cinque anni dopo la vostra pausa dal lavoro.
Cassa pensioni in caso di disdetta
Senza datore di lavoro non potete pagare più alcun contributo alla cassa pensioni e decade quindi la vostra copertura del rischio. Se disdite il vostro rapporto di lavoro, dovreste investire il vostro avere della cassa pensioni su un conto di libero passaggio presso un’assicurazione o una banca. Potete colmare le lacune previdenziali da ciò derivanti effettuando un acquisto nella cassa pensioni non appena riprendete il vostro lavoro. Dovreste assicurare la mancata protezione contro invalidità e decesso con un’assicurazione privata.
Cassa pensioni senza disdetta
Se il vostro rapporto di lavoro continua, la vostra copertura del rischio per invalidità e decesso in seguito a malattia o infortunio termina un mese dopo l’ultimo pagamento del salario. La maggior parte delle casse pensioni permette però la prosecuzione della copertura previdenziale, di norma per una durata di sei mesi e alcune anche per una durata da dodici a ventiquattro mesi. In tal senso, sono disponibili diverse varianti:
Continuazione dell’assicurazione senza variazioni
In caso di continuazione dell’assicurazione senza variazioni non cambia nulla. Dipendenti e datori di lavoro continuano a pagare i contributi alla cassa pensione come pure i contributi di risparmio e la copertura assicurativa in caso di decesso o invalidità continua senza interruzioni.
Continuazione delle assicurazioni di rischio
Con questa variante mantenete la copertura previdenziale in caso di invalidità e decesso, ma mettete in pausa il processo di risparmio. Di conseguenza, non continuate a costituire il vostro capitale di vecchiaia durante il vostro congedo non pagato.
Nessuna copertura assicurativa
Vi sono anche casse pensioni che non permettono una continuazione dell’assicurazione durante un congedo non pagato. È prevista dalla legge una copertura posticipata di un mese, successivamente però non vengono più versati contributi. Non è quindi fornita una copertura in caso di invalidità o decesso. Pertanto è ancora più importante colmare queste lacune assicurative con un’assicurazione privata.
Pilastro 3a
Dipendenti e indipendenti con reddito soggetto all’AVS possono versare volontariamente nel 3° pilastro. Potete quindi saltare i pagamenti sul vostro conto del pilastro 3a in caso di pausa dal lavoro o riprenderli dopo il vostro ritorno. Diversa è la situazione se avete stipulato una polizza assicurativa 3a: in questo caso siete tenuti a versare il premio annuo concordato.
Come vedete, la pianificazione di un congedo non pagato o di un anno sabbatico non è una passeggiata. Saremo ben felici di aiutarvi, così che possiate concentrarvi sulle cose belle e prepararvi in tranquillità alla vostra pausa dal lavoro. Siamo tutt’orecchi in materia di assicurazione e previdenza e vi offriamo supporto nelle vostre decisioni.