- Biografia
- Storia della fondazione
- Sfide durante la fondazione
Con piacere! Sono un’imprenditrice di 22 anni. A 14 anni ho avuto il mio primo ruolo da protagonista in un film, a 17 sono diventata giornalista e a 19 ho fondato ZEAM insieme a Jo Dietrich. Da un anno sono tra l’altro mamma di un maschietto dolcissimo.
Due anni fa hai deciso di costituire ZEAM. Cosa ti ha spinto a farlo?
Io e il mio cofondatore Jo Dietrich abbiamo fatto entrambi da giovani i nostri primi passi nel mondo imprenditoriale. Eravamo i due collaboratori più giovani dell’azienda e abbiamo constatato l’esistenza di un gap tra le generazioni e che molte aziende hanno grandi difficoltà ad approcciarsi a gruppi target più giovani. Ciò è evidente sia sul lato delle risorse umane che del marketing. Abbiamo riconosciuto la fonte del problema: all’interno di team che ad esempio dovevano elaborare una campagna prodotto rivolta alla generazione Z, non c’era nessuno sotto i 30 anni. Il gruppo target non viene coinvolto e di conseguenza non viene raggiunto dal messaggio stesso. Ed è qui che entriamo in scena noi.
Raccontaci qualcosa su ZEAM e come si è ulteriormente sviluppata l’azienda dalla sua fondazione.
ZEAM è ormai un team composto da 26 rappresentanti della generazione Z di età compresa tra i 16 e i 26 anni. Cresciamo piuttosto velocemente – solo sei mesi fa eravamo ancora in otto! Posso dire con orgoglio che possiamo contare sulla collaborazione dei più grandi talenti della gioventù di oggi.
© Dominik Lindegger
«Siccome né il mio cofondatore né io veniamo da una famiglia imprenditoriale, nella fase iniziale il sostegno da parte di fondatrici e fondatori di grande esperienza dalla nostra cerchia di conoscenti è stato davvero prezioso.»
Allora avevo 19 anni, avevo un ottimo lavoro e tutti si aspettavano che il mio passo successivo sarebbe stato iniziare l’università. Per questo molti sono rimasti sconvolti quando ho deciso ufficialmente di mollare tutto per fondare una mia azienda.
Chi ti ha supportato?
Ho avuto la fortuna di intraprendere questo viaggio con il mio confidente più stretto. Ma anche i miei amici e la mia famiglia mi sono stati vicini e hanno creduto in noi. Siccome né il mio cofondatore né io veniamo da una famiglia imprenditoriale, nella fase iniziale il sostegno da parte di fondatrici e fondatori di grande esperienza dalla nostra cerchia di conoscenti è stato davvero prezioso.
Quali competenze ti sono di aiuto per il tuo lavoro autonomo? Hai una sorta di ricetta per il successo?
A mio avviso la cosa più importante è credere in se stessi. Ci saranno sempre momenti difficili – bisogna tener duro e andare avanti.
© Dominik Lindegger
«Non c’è fretta, quando sarà il momento giusto, andrà tutto come vuoi tu.»
Ci sono già stati diversi momenti non facili. Tra questi la fase di bootstrapping iniziale. O anche ora con la nostra crescita rapida. Ovviamente è tutto molto entusiasmante, ma dall’altro lato è anche una grande sfida dove ampliare così velocemente strutture funzionanti. In questi momenti non c’è altro da fare che stringere i denti ed essere efficienti.
Qual è l’aspetto del tuo business che più ti piace?
Collaborare con persone incredibili e di grande talento all’interno del team. Da quando esiste questo team, gestire l’impresa è ancora più bello.
Cosa ci possiamo aspettare in futuro da te e da ZEAM?
Abbiamo diversi grandi progetti in programma a cui lavoriamo da mesi. Non posso svelare altro se non: sarà pazzesco!
Quale consiglio daresti alla giovane Yaël del passato?
Ho sempre preteso molto da me stessa per quanto riguarda i miei progetti futuri. Il mio consiglio sarebbe quindi: non c’è fretta, quando sarà il momento giusto, andrà tutto come vuoi tu.
© Dominik Lindegger
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